Buongiorno,
condivido con te le ultime notizie dalla Borsa LME relative alla scorsa settimana ed alcuni approfondimenti dal mondo dei metalli.
Le notizie giunte da Francoforte hanno illuso molti investitori che fosse il momento giusto per entrare in Borsa, ma i trasformatori diretti di metalli hanno subito rigettato le istanze di prezzi più esigenti sugli “industriali”
L’impressione è quella che la BCE si sia spinta oltre nell’attuazione della politica di rigore monetario, senza porsi il quesito di quali ricadute, tale decisione avrà sull’economia reale dell’intera Unione Europea.
Il campanello d’allarme deve risuonare in modo acuto a Francoforte soprattutto sotto l’aspetto dei rapporti di forza dell’euro rispetto alle altre valute, dollaro in primo luogo, con il “biglietto verde” che ha recuperato lo 0,6% contestualmente all’annuncio di Christine Lagarde sull’innalzamento dei tassi d’interesse di un quarto di punto.
La reazione al LME è stata decisamente scomposta con il comparto speculativo finanziario che nella seduta di giovedì ha puntato sulla salita degli “industriali”, portando l’indice LMEX in crescita dello 0,55% rispetto alla giornata precedente.
Le cose, seppur faticosamente, si sono ristabilite nel finale di settimana, con i valori dei metalli raccordarsi con le medie prodotte da lunedì 11 a mercoledì 13 settembre, ad eccezione di Piombo e Stagno.
Rame di nuovo a quota 8.400 dollari
Il Rame ha riguadagnato la soglia degli 8.400 dollari / 3mesi, un riferimento che per il momento risulta come un dato rassicurante per tutto il mercato, sebbene non sia da sottovalutare il costante accumulo di liquidità “lunga” oltre il limite d’allerta.
Zinco in fase di ridimensionamento dopo il rally di inizio settimana
Lo Zinco dopo aver subito l’effetto accelerazione di cui si è parlato in precedenza sta rientrando nel suo più congeniale ambito di quotazione USD, anche se la fase di storno potrebbe essere accresciuta da un momento di volatilità ribassista che ne determinerebbe un eccesso di diminuzione temporaneo.
Le leghe Ottone e Zama
Le definizioni dei valori delle leghe a base di Rame e Zinco, oltre a subire l’innalzamento del valore del dollaro rispetto all’Euro, dovranno tenere conto degli arretramenti di prezzo delle quotazioni LME riproposti in chiusura di ottava. Gli effetti saranno più marcati sull’Ottone che sulla Zama, con la “lega gialla” che dovrà ricollocare i suoi riferimenti base più in basso rispetto a quelli definiti la settimana scorsa.
Alluminio sorpresa della settimana
L’Alluminio sarà la sorpresa dell’ottava, con il valore LME che, pur subendo un effetto di “inerzia ribassista” ad inizio periodo, andrà nello stesso momento a fissare un minimo relativo di fondamentale importanza per il suo sviluppo futuro di tendenza.
Nichel, perdura il momento di debolezza
Il Nichel lascia aperti numerosi spunti di riflessione in termini di prospettive immediate del suo riferimento di Borsa. La regressione del prezzo USD 3mesi, nuovamente in area 20mila con escursioni anche al di sotto di questa linea, non lascia dubbi sul perdurare del momento di debolezza del metallo. Un elemento da non sottovalutare per il Nichel è la presenza di movimenti speculativi con obiettivi “corti” e quindi orientati ad un’ulteriore riduzione dell’attuale riferimento di Borsa.
Speculazione sempre attiva sul Piombo
Gli utilizzatori di Piombo sono sempre più rassegnati a doversi approvvigionare del metallo a prezzi sempre più alti, nonostante una ridotta domanda di “fisico”. La speculazione non dà ancora segnali di allentamento della presa sul Piombo, quasi come se volesse sfidare il mercato portando il riferimento LME alla “iconica” quota di 2.300 dollari 3mesi, prezzo visto per l’ultima volta nella primavera 2022.
Condizione carica di tensione per la quotazione dello Stagno
Lo Stagno sta vivendo una condizione di fissazione del valore di Borsa estremamente particolare e decisamente carica di tensione, dove non si possono escludere fenomeni di variabilità in entrambe le direzioni. L’indicazione al momento più plausibile sullo Stagno rimane comunque quella di un leggero rinforzo della quotazione LME.
UNO SGUARDO ALLA REALTA’ PRODUTTIVA
Contratti di acquisto rimandati per il settore dell’alluminio, sempre più in difficoltà in Europa.
La domanda di alluminio in Europa è così debole che le trattative per gli acquisti di materia prima per il 2024 sono rimandate.
Gli acquisti di alluminio delle fonderie stanno procedendo con il freno a mano tirato. Nessuno vuole ritrovarsi con un eccesso di metallo visto che la domanda di prodotti finiti in Europa è crollata negli ultimi mesi.
Per chi non è pratico di questo mercato fisico, va ricordato che questo periodo dell’anno è quello in cui molte aziende consumatrici di alluminio stipulano gli acquisti di materia prima per il nuovo anno. Quindi, è adesso che si misurano timori e speranze delle industrie che consumano fisicamente alluminio.
Meglio rimandare gli acquisti
Purtroppo, quest’anno tira proprio una brutta aria e molti clienti preferiscono aspettare più a lungo possibile prima di impegnarsi eccessivamente con gli acquisti. Ritardare significa guadagnare tempo per capire come evolverà la pessima situazione economica in Europa. La produzione industriale in Germania è diminuita più del previsto a luglio, mentre il calo dell’attività commerciale della zona euro è più rapido di quanto si prevedesse ad agosto.
Gli analisti di BNP Paribas sottolineano come il crollo dei premi per le billette rifletta perfettamente quanto sia bassa la domanda di alluminio da parte degli utenti finali in Europa. Secondo Fastmarkets, il premio per le billette di alluminio nel nord della Germania è crollato di circa 1.000 dollari negli ultimi 18 mesi, arrivando a 500 dollari a tonnellata.
Reuters riporta che la greca Alumil, produttrice di finestre in alluminio e altri prodotti industriali, è stata avvertita da alcuni dei suoi clienti che gli ordini potrebbero diminuire del 25%-30% il prossimo anno. Numeri decisamente drammatici, che evidenziano quanto il mercato si stia indebolendo.
Ma come sta andando il mercato dell’alluminio al di fuori dell’Europa?
Negli Stati Uniti la domanda complessiva è rimasta stabile, con i settori aerospaziale e automobilistico in rialzo, mentre i settori industriale e dell’imballaggio sono deboli.
In Cina, il più grande consumatore di alluminio del mondo, la domanda di metallo si sta muovendo meglio di quanto previsto. I consumi di alluminio del gigante asiatico potrebbero compensare quello che viene a mancare nel resto del mondo.
APPROFONDIMENTO
C’è una nuova lega di alluminio in Medio Oriente (6060.HE)
ALBA (Aluminium Bahrain BSC) ha sviluppato una nuova lega di billette per estrusione con il supporto dell’Università del Bahrain.
Il Medio Oriente si conferma come un serio pretendente al ruolo di protagonista sul mercato dell’alluminio globale. Non a caso è nata in Bahrain una nuova lega di alluminio per billette da estrusione, frutto della collaborazione dell’Università del Bahrain e di BALEXCO (Bahrain Aluminium Extrusion Company) con ALBA (Aluminium Bahrain BSC).
Maggior velocità di estrusione e, quindi, maggiore produttività
La nuova lega, 6060.HE (della famiglia di leghe AA6060), ha una velocità di estrusione più rapida, cosa che migliora l’efficienza del processo e la produttività dell’estrusione. Lo confermano i test effettuati da BALEXCO, un cliente di lunga data di ALBA e uno dei principali estrusori nella regione medio orientale.
Lo sviluppo di questa nuova lega, che troverà molte applicazioni soprattutto nel settore edile, è cominciato nel gennaio 2022, passando poi alla produzione commerciale nell’ottobre dello stesso anno dopo varie prove e valutazioni in laboratorio e sul campo. Secondo ALBA, sono una decina i clienti locali ed esteri che stanno già impiegando la 6060.HE.
Un esempio che potrebbe attirare nuova ricerca scientifica nel settore delle leghe di alluminio
Fouad Mohammed Al Ansari, presidente dell’Università del Bahrain, ha illustrato brevemente quali sono stati i fattori di successo che hanno portato allo sviluppo della nuova lega: “Lo studio si è affidato a metodi di progettazione sperimentale statistica per sviluppare un modello in grado di prevedere i rapporti tra additivi e alluminio e fornire un trattamento termico ottimale“.
Probabilmente, i risultati di questo studio saranno un importante catalizzatore per attirare altre ricerche scientifiche nel settore delle leghe di alluminio.
Comprensibilmente, l’Amministratore Delegato di ALBA (Ali Al Baqali) si è detto orgoglioso dei risultati ottenuti e, anche grazie a questo nuovo prodotto, spera di sviluppare la presenza della sua azienda in nuovi mercati e di ampliarla in quelli esistenti.
LINK UTILI
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METALWEEK : https://www.metalweek.it//filemanager/mw/MWBASE230918.html
METALLI RARI : https://www.metallirari.com/male-alluminio-europa-meglio-rinviare-contratti-acquisto/
METALLI RARI : https://www.metallirari.com/nuova-lega-alluminio-medio-oriente-6060he/
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