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Condivido con te le ultime notizie dalla Borsa LME relative alla scorsa settimana ed alcuni approfondimenti dal mondo dei metalli.

Una Borsa più attenta alle vicende esterne che a quelle di stretta attinenza determinerà un diffuso cambio di prospettive per i prezzi degli “industriali” nel breve periodo

Nel volgere della quotidianità, tra settembre e ottobre è consuetudine riporre in modo definitivo l’abbigliamento più leggero alla volta di quello più pesante, il cosiddetto “cambio di stagione”.

Le similitudini con quello che sta avvenendo nei mercati delle materie prime ha una serie di analogie, dove il cambiamento si identifica nel contesto della determinazione dei prezzi di riferimento, mutato considerevolmente.

Quindi occorre munirsi di strumenti che possano ridurre al minimo gli impatti negativi nel loro manifestarsi, spesso generati al di fuori delle dinamiche dei mercati di riferimento.

La decisione della BCE di ridurre dello 0,25% i tassi sull’euro ha determinato nei giorni scorsi un sommovimento in termini di valori dei metalli industriali che di certo non ha trasmesso un beneficio tangibile per gli utilizzatori dell’Eurozona.

La discesa dell’indice LMEX settimanale, basato sulle determinazioni dei prezzi in dollari degli “industriali”, è stata del 2%, mentre la moneta statunitense nello stesso periodo ha fatto segnare una rivalutazione pari a 0,6 punti percentuali rispetto all’Euro.

La fisionomia dei prezzi del listino LME è risultata meno aperta nel perseguire l’indirizzo rialzista rispetto alle recenti ottave, con molti metalli che a partire dalle ultime battute della seduta di mercoledì 16 ottobre hanno invertito le loro tendenze, riposizionandosi sui livelli dei minimi relativi visti nella terza settimana di settembre.

Alti e bassi per il metallo rosso

Il prezzo dollari 3mesi del Rame una volta toccato il suo punto più arretrato del mese in corso ha iniziato una fase di recupero, riportandosi oltre quota 9600 come riferimento numerico. Una soglia di valore che non dovrebbe rappresentare un problema per il suo mantenimento nelle prossime sedute LME, anche se al momento non sono attesi rinforzi di prezzo oltre misura.

Tendenza al rialzo per lo Zinco

L’accumulo di denaro rialzista interesserà invece la posizione di Borsa dello Zinco, che grazie all’azione preventiva degli utilizzatori, molto attivi nell’acquistare metallo al di sotto della soglia dei 3100 dollari 3mesi, stanno determinando l’avvio di una fase di crescita interessante del suo prezzo.

Le Leghe, Ottone e Zama

L’evoluzione del cambio tra euro e dollaro risulterà determinante per la definizione dei valori di mercato delle leghe a base di Rame e Zinco, con quest’ultimo, vista la sua marcata attesa rialzista, riuscirà a mantenersi oltre il rapporto di neutralizzazione valutaria, questo per quanto riguarda la Zama. L’Ottone manterrà una situazione di prezzo più lineare, con il Rame fungere da calmiere rispetto alle esuberanze dello Zinco al LME.

Fase di stabilità per le quotazioni dell’Alluminio

La sensazione che l’Alluminio abbia esaurito la forza di spinta nel tentare un allungo significativo oltre il campo delimitato in basso dai 2600 dollari 3mesi è molto diffuso in Borsa, meglio parlare di un percorso di prezzo piuttosto lineare nel corso delle prossime sedute settimanali.

Stessa sorte anche per il Nichel

Una strada simile nella quale s’imbatterà anche il Nichel, non più in grado di percorrerla in ambito ascensionale e dove i picchi oltre quota 18mila dollari 3mesi possono al momento trovare posto solo nel diario degli eventi avvenuti.

Momento di riflessione anche per il Piombo

La ridotta vivacità della quotazione LME del Piombo, dopo un isolato tentativo di allungo oltre la soglia dei 2100 USD 3mesi il 16 ottobre, non dovrà essere letta come l’inizio di una fase remissiva del suo prezzo, bensì un momento di quotazioni dall’andamento lineare agganciate ai valori definiti nelle ultime due sedute LME della settimana appena conclusa.

Potenziale inespresso per lo Stagno

Una sensazione di costrizione è quella attribuibile al valore di Borsa dello Stagno, certamente non rappresentativa del reale potenziale di prezzo che il metallo potrebbe esprimere in una situazione meno distratta da fattori esterni alle dinamiche dei “ring” londinesi.

Allumina

Mercato dell’allumina da panico. Prezzi alle stelle e materiale che scarseggia

Si sta diffondendo il panico sul mercato dell’allumina, mentre i prezzi salgono verso un record. Quali impatti si saranno sul mercato dell’alluminio?

La paura di rimanere senza forniture di allumina, la materia pima necessaria per la produzione di alluminio, si sta diffondendo sul mercato, mentre i prezzi salgono verso livelli record.

La miccia che ha innescato un vero e proprio panico tra gli acquirenti è l’interruzione delle esportazioni dalla Guinea.

Secondo Fastmarkets, i prezzi dell’allumina sono aumentati di oltre il 20% dall’inizio del mese e sono ormai a un passo dal record di 707,75 dollari stabilito nel 2018.

I costi per gli smelter di alluminio che usano allumina sono alle stelle

Durante tutto quest’anno l’allumina ha corso un rally scatenato da numerose interruzioni lungo tutta la catena globale delle forniture, dall’Australia alla Giamaica fino ad arrivare alla Guinea.

In quest’ultimo caso lo shock delle forniture si è verificato a inizio mese, quando la Guinea ha bloccato le esportazioni di bauxite di Emirates Global Aluminium.

Secondo BMO Capital Markets, è probabile che il divieto di esportazione sia una sorta di estorsione alle società minerarie per aumentare le royalties sulla bauxite e accelerare gli investimenti nelle raffinerie di allumina promesse alla Guinea.

Lo sconquasso provocato si è sentito soprattutto in Cina, il più grande produttore al mondo di alluminio, che fa molto affidamento sulla Guinea per la bauxite.

Le fonderie cinesi si trovano adesso sotto pressione visto che i costi dell’allumina salgono alle stelle, mentre i prezzi del prodotto finito non aumentano altrettanto rapidamente.

I dati più recenti dello US Geological Survey (USGS) evidenziano come la Cina produca il 59% dell’alluminio globale, il 59% dell’allumina e soltanto il 23% della bauxite.

Cosa potrebbe succedere al mercato dell’alluminio?

Cosa potrebbe succedere se il mercato permane in queste condizioni?

Nello scenario peggiore, le fonderie di alluminio potrebbero dover ridurre la produzione per limitare le perdite, restringendo le scorte di metallo e innescando un rally dei prezzi dell’alluminio.

Gli analisti sperano che la produzione di allumina rimbalzi prima che ciò accada, ma le condizioni sul campo si stanno deteriorando rapidamente.

Le scorte di allumina nei porti cinesi sono crollate ai livelli più bassi almeno dal 2015. Con i carichi spot che vanno a ruba, traders e fonderie sono corsi a comprare sui mercati occidentali da cui solitamente non acquistano nulla. A Shanghai gli scambi sui futures dell’allumina sono aumentati attirando l’interesse degli speculatori.

Secondo Bloomberg, quello che sta accadendo evidenzia ancora una volta che una manciata di aziende e paesi esercitano un’influenza sproporzionata su uno dei metalli più diffusi al mondo.

Nel frattempo, sul London Metal Exchange (LME) i prezzi dell’alluminio sono saliti a 2.644 dollari per tonnellata (22 ottobre).

Inarrestabile il declino della UE?

Il tempo per cambiare rotta sta finendo

Una recente analisi di Bloomberg evidenzia come l’apatia e la resistenza dopo la strigliata di Mario Draghi per contrastare la debole crescita della produttività nell’Unione Europea, prevalgano su tutto.

Dopo decenni di allarmi e di crescita al di sotto della media, i leader dell’Unione Europea (UE) si trovano improvvisamente di fronte a una raffica di prove che dimostrano che il declino sta diventando inarrestabile.

Secondo Bloomberg, la UE è ad un bivio critico, con una combinazione di paralisi politica, minacce esterne e malessere economico che minaccia di porre fine alle sue ambizioni di diventare una forza globale a pieno titolo.

Invece di agire come un blocco economico coeso e dinamico, gli stati membri sembrano sempre più concentrati a difendere i propri interessi nazionali.

Incapace a rispondere tempestivamente ai problemi reali

Il presidente francese, Emmanuel Macron, noto per il suo europeismo, ha ceduto il potere di veto del suo governo all’estrema destra.

Nel frattempo, la più grande casa automobilistica tedesca, la Volkswagen, sta considerando di chiudere per la prima volta in assoluto le sue fabbriche in patria.

A complicare ulteriormente la situazione, i giganti della tecnologia statunitensi stanno voltando le spalle al mercato europeo a causa delle nuove restrizioni sull’intelligenza artificiale.

Questi sviluppi confermano l’incapacità della UE di agire come un blocco economico coeso e dinamico, erodendo il suo status e degradando la sua capacità di rispondere ai problemi reali.

Questi includono la politica industriale cinese, l’aggressione militare russa e persino una futura amministrazione antagonista negli Stati Uniti.

La recente apatia o resistenza da parte dei governi europei a maggiori investimenti e obbligazioni comuni per contrastare la debole crescita della produttività, sottolinea come la regione abbia praticamente rinunciato a provarci.

Il mondo sta radicalmente cambiando mentre l’Europa non vuole cambiare

Il problema fondamentale è che il mondo sta vivendo cambiamenti radicali dovuti al crollo climatico, al cambiamento demografico e al passaggio a un’economia post-industriale.

Tutti fenomeni su cui l’Europa è in grave ritardo in termini di capacità e volontà di risposta.

I rivali geopolitici della regione stanno cercando di sfruttare queste trasformazioni, mentre troppi dei membri più grandi della UE sono gravati da modelli economici che non funzionano più e da elettori che non vogliono abbracciare cambiamenti.

Come ha detto l’ex presidente polacco Aleksander Kwasniewski in un’intervista,

“Qualcosa sta cambiando in modo molto, molto drammatico e molto, molto profondo in questo mondo. Non possiamo reagire efficacemente, perché siamo troppo lenti “.

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METALWEEK:  https://www.metalweek.it//filemanager/mw/MWBASE241021.html

METALLI RARI: https://www.metallirari.com/mercato-allumina-panico-prezzi-stelle-materiale-scarseggia/

METALLI RARI: https://www.metallirari.com/inarrestabile-declino-ue-tempo-cambiare-rotta-termine/

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