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Condivido con te le ultime notizie dalla Borsa LME relative alla scorsa settimana ed alcuni approfondimenti dal mondo dei metalli.

I dati percentuali consegnano un maggio da valutare positivamente per il listino LME, ma fanno riflettere i riscontri estremamente negativi delle ultime due sedute a chiusura del mese.

Il mese di maggio è ormai alle spalle, ma è importante fare una serie di riflessioni sulle prospettive di Borsa dei metalli industriali nelle prossime settimane e fino all’inizio delle ferie.

Il dato di sintesi riferito al LMEX è senza dubbio lusinghiero con una crescita mensile di circa 2 punti percentuali e con il risultato che comunque si basa principalmente sul riscontro della “super settimana” chiusa il 17 maggio, che da sola fece registrare un incremento di quasi il 6% dell’indice LME.

La matematica, come recita il detto, non è un’opinione e quindi tra segni più e meno, si possono tirare le somme di una seconda parte del mese appena concluso non certo brillante.

Gli utilizzatori di metalli e le voci che stanno giungendo dagli Stati Uniti, con la Federal Reserve sempre meno intenzionata ad allentare la presa sui tassi d’interesse, hanno imposto una logica sostanzialmente ribassista al listino degli “industriali” che, nel suo complesso, ha riportato una contrazione del 2,2% su base settimanale.

La discesa dei prezzi USD 3mesi non è comunque stata progressiva, in considerazione del fatto che le prime due sedute LME sono risultate molto positive in termini di crescita delle quotazioni, mentre le restanti decisamente negative.

Il Rame torna sotto i 10.000?

L’andamento del Rame è stato il riflesso di quanto appena raccontato, con il metallo riportare una variazione complessiva in termini negativi del 2,5% negli ultimi otto giorni. La probabilità che il “metallo guida” LME varchi verso il basso l’iconica soglia dei 10mila dollari 3mesi è molto alta, sebbene questa collocazione di prezzo dovrà essere considerata come momentanea, per poi ritornare ad un valore a cinque cifre.

Inerzia ribassista anche per lo Zinco

Lo Zinco presenterà le stesse connotazioni del Rame, ovvero una situazione di Borsa che nell’immediato sarà da considerare di prezzo debole, in confronto a quello visto nel quadro temporale degli ultimi trenta giorni. L’effetto di inerzia ribassista porterà il prezzo LME dello Zinco a scendere ulteriormente e che, in buona sostanza, potrà considerarsi un minimo relativo.

Le Leghe, Ottone e Zama

I riscontri di queste diminuzioni, al momento definibili passeggere di Rame e Zinco, avranno delle ricadute positive per le tasche degli utilizzatori di Ottone e Zama, messe a dura prova nel corso del mese di maggio, anche se l’attuale storno dei prezzi risulta importante solo sui picchi di massimo, ma di segno opposto se raffrontati ai valori di fine aprile.

Alluminio sulle montagne russe

La crescita della quotazione USD 3mesi dell’Alluminio ha registrato dei livelli decisamente importanti, soprattutto ad inizio della scorsa ottava. La contrazione del 4,8% avvenuta nelle ultime due sedute di Borsa non è certo un fenomeno che può considerarsi occasionale, anche se questa fase di instabilità è da ricercarsi nelle pratiche speculative.

Gli utilizzatori diretti di Alluminio si troveranno letteralmente in balia di scelte d’indirizzo esterne alle loro logiche e che in ogni caso le dovranno ancora considerare in chiave rialzista.

Speculazione ribassista anche sul Nichel

Una situazione, quella delle dinamiche speculative, che sta conoscendo bene il Nichel, la cui collocazione attuale di prezzo, tornata sotto la linea dei 20mila dollari 3mesi è l’effetto evidente di un percorso pilotato di storno del suo prezzo all’indomani del massimo relativo toccato il 21 maggio. La fase di stanca del prezzo del Nichel proseguirà anche nel corso di questa settimana e potrebbe acuirsi se il contesto generale del listino LME continuerà a mantenersi debole.

Piombo in marcata fase di rialzo nel mese di maggio

Il Piombo manterrà una condizione di tonicità della sua quotazione di riferimento 3mesi, anche se per molti utilizzatori l’attuale valore non è certamente percepito come ottimale, con il metallo che nel mese di maggio ha prodotto la più marcata accelerazione in chiave rialzista degli ultimi tempi.

Allentamento della pressione anche sulle quotazioni dello Stagno

Un allentamento sulla pressione del prezzo LME potrebbe manifestarsi anche per quanto riguarda lo Stagno; un’opportunità degna di nota se si considera che solo una decina di giorni fa la miscellanea compagine fatta da utilizzatori e da speculatori aveva portato la quotazione di Borsa a crescere in maniera significativa.

UNO SGUARDO ALLA REALTA’ PRODUTTIVA

Alluminio: mercato dei semilavorati in ripresa. Premi del primario in rialzo

La domanda di semilavorati è in ripresa, mentre i prezzi crescono. Le aspettative per giugno sono positive (Assofermet).

La domanda di semilavorati di alluminio nel corso del mese di maggio ha mostrato una discreta salute.

Nel consueto report mensile sul mercato dell’alluminio di Assofermet, traspare come gli acquirenti abbiano ricominciato a comprare, in un momento in cui i prezzi del metallo sono su livelli superiori a quelli degli ultimi due anni.

I produttori hanno aumentato il prezzo delle trasformazioni che si va ad aggiungere all’incremento dei premi del primario. Anche i prezzi di pani e billette provenienti da paesi extra-UE sono cresciuti a causa degli aumenti dei costi dei noli marittimi.

Si sono allungati i tempi di consegna

Un altro segnale che a maggio il mercato si è risvegliato sono i tempi di consegna che si sono allungati, sia per quanto riguarda i laminati che gli estrusi (nel caso dei laminati le consegne sono ad agosto/settembre).

Anche per questo, le aspettative degli operatori sono positive per giugno: la domanda dovrebbe rimanere sostenuta, se non addirittura aumentare.

Tuttavia, se tralasciamo il breve termine, gli scenari economici futuri sono incerti e non aiutano a sostenere la fiducia da parte di un po’ tutti gli operatori economici che, nel caso dell’alluminio, si devono confrontare con una borsa dei metalli (LME) molto volatile, con salite e discese nell’ordine del 3/5% a livello giornaliero a causa del sempre più massiccio intervento dei fondi d’investimento, alcuni dei quali speculano al rialzo e altri al ribasso.

Primario in crescita, ma influenzato pesantemente dalla speculazione finanziaria

Nel frattempo, il mercato del primario continua a crescere, sia in termini di quotazioni che in termini di premi. Le quotazioni sono arrivate a ridosso dei 2.800 dollari per tonnellata, i massimi degli ultimi 2 anni, con premi per l’acquisto di pani e di billette costantemente al rialzo.

La sensazione più diffusa è che, almeno fino a settembre, la situazione potrebbe non registrare grossi cambiamenti.

Fase super-rialzista delle commodity? I prezzi del ferro rimarranno alti

Gli analisti di HSBC sono fiduciosi che i prezzi delle materie prime, a partire dal minerale di ferro, rimarranno elevati nel prossimo anno.

La domanda globale di minerale di ferro non mostra nessun segno di declino e una delle più importanti banche del mondo prevede un aumento della domanda, che contribuirà a mantenere i prezzi a livelli elevati, almeno per i prossimi 12 mesi.

I prezzi delle materie prime rimarranno elevati, soprattutto per il ferro, il rame, l’oro e l’argento

Secondo HSBC, la domanda di oro, rame, argento e ferro è in aumento, mentre l’offerta si sta restringendo, alimentando una potenziale fase super-rialzista per i prezzi delle materie prime.

Le previsioni di HSBC indicano prezzi del minerale di ferro che raggiungeranno una media di 105 dollari per tonnellata nel 2025.

Gli analisti di HSBC dicono che ci sono molte evidenze a supporto dell’idea che i prezzi delle materie prime rimarranno elevati e che, al momento, il mercato si trova in una fase di ripresa.

La domanda è spinta dalla transizione energetica

Per quanto riguarda il ferro, una delle materie prime quantitativamente più rilevante (petrolio escluso) per l’economia globale, si prevede che la domanda proveniente dalla Cina subirà un duro colpo a causa del rallentamento del mercato immobiliare.

Tuttavia, ci sarà anche un aumento della produzione di energia rinnovabile, che dovrebbe compensare la domanda che viene a mancare dall’edilizia cinese.

Inoltre, va considerato che, negli Stati Uniti, i progetti finanziati dall’Inflation Reduction Act saranno una fonte significativa di domanda di ferro.

La transizione energetica viene spinta in tutto il mondo da investimenti sostenuti da generose sovvenzioni statali. Sta accadendo in Europa, in Giappone, in Nord America e in Australia.

Naturalmente, la conseguenza è una domanda spinta dall’aumento dei prodotti destinati ai veicoli elettrici, ai pannelli solari, alle batterie e alle apparecchiature per parchi eolici.

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