Una spinta rialzista eccessiva dei valori degli “industriali” è questa la convinzione che sta accompagnando gli utilizzatori di fronte ai recenti progressi del listino LME

Il buon risultato complessivo prodotto dal listino degli “industriali” la settimana scorsa, deve essere messo alla prova dei fatti, costituita dagli effettivi consumi di metalli da parte degli utilizzatori.

La marcata variabilità del dollaro nei confronti dell’euro è stato un elemento determinante nell’importante intercalare delle quotazioni LME degli ultimi otto giorni, a dimostrazione di un listino che non ha ancora trovato un’adeguata direzionalità.

L’evidenza di questa situazione si è avuta con la consistente crescita su base settimanale dell’indice LMEX, pari al 2,3% ed un incremento di 4,5 punti percentuali rispetto al dato riferito all’ultima settimana di agosto 2022.

Una situazione di relativa vivacità al LME, che ha permesso a Rame, Alluminio e Zinco di riguadagnare i livelli di prezzo USD visti per l’ultima volta quattro ottave fa e che furono classificati, per ciascun elemento del listino, come momenti di massimo relativo.

Settimana importante per il Rame

Il “metallo rosso” ha conosciuto una settimana importante, in rapporto ai recenti e deludenti riscontri di Borsa; l’incremento del riferimento in dollari del 2,6% conferma il contesto effettivo di quotazione, ulteriormente appesantito per gli utilizzatori europei a causa del deprezzamento settimanale della nostra valuta rispetto a quella USA, ormai prossima al mezzo punto percentuale. Un fenomeno, quello del fixing tra euro e dollaro, che potrebbe rappresentare un elemento di freno per un’ulteriore crescita del Rame, ma anche per gli altri metalli LME.

Eccellente “stato di salute” per lo Zinco

Lo Zinco ha confermato l’eccellente “stato di salute” e la consapevolezza tra gli utilizzatori che sorprese di ribasso del suo prezzo USD 3mesi dovranno considerarsi come eventi sempre meno probabili nel prossimo futuro. Una spinta rialzista per lo Zinco è ancora possibile, ma assumerà un tono residuale rispetto agli eventi della scorsa settimana e pertanto non andrà letta come un ulteriore inasprimento del valore di Borsa.

Le leghe, Ottone e Zama

Le quotazioni delle leghe riferite a Rame e Zinco seguiranno in modo diretto gli andamenti dei due metalli, senza dimenticare l’effetto correttivo che avrà l’euro nella determinazione dei prezzi di mercato di Ottone e Zama. Le variazioni al rialzo delle due leghe saranno al momento contenute in qualche decina di euro per tonnellata e anche se non verranno trasposte in termini di variazioni effettive dei listini di riferimento, determineranno una certa rigidità da parte dei produttori nella concessione di particolari sconti.

Situazione di massimo relativo per l’Alluminio

L’Alluminio è al momento spinto verso l’alto da una concentrazione di fattori contrapposti nella loro natura di fondo, ma che hanno condotto il metallo ad un unico risultato, la crescita del valore LME 3mesi in dollari. Il prezzo di Borsa dell’Alluminio delle scorse settimane ha indotto molti utilizzatori, già attivi al LME, di confermare dei lotti a dei prezzi decisamente interessanti, parallelamente la speculazione non si è fatta sfuggire la medesima occasione, determinando in questo modo una crescita significativa del valore del metallo. L’attuale quotazione dell’Alluminio potrebbe quindi non reggere rispetto alle esigenze dei trasformatori, con l’effetto che l’attuale rilevamento di Borsa si possa trasformare a breve in un momento di massimo relativo.

Situazione analoga per il Nichel

Una situazione analoga a quella dell’Alluminio la vivrà il Nichel che, sebbene registri una quotazione LME decisamente “rinfrancante”, dovrà trovare il favore e gli umori concilianti degli utilizzatori, immersi in una situazione di mercato che non si prospetta di certo rosea nei prossimi mesi.

Piombo fuori da ogni schema logico

Il Piombo è ormai uscito da qualsiasi schema logico nella determinazione utile del valore di Borsa. La concentrazione sul Piombo di forti interessi speculativi determinerà un residuale incremento del suo riscontro LME, anche originato dal perdurante eccesso di liquidità. Una crescita del metallo che non potrà durare ancora a lungo e il cui effetto di inversione troverà il supporto di una generale contrazione del listino di Borsa.

Contesto incerto per lo Stagno

Un contesto incerto lo sta mettendo in evidenza anche lo Stagno, la cui determinazione di prezzo è ritornata in modo effettivo in mano agli utilizzatori, i quali sono disposti ad attendere pazientemente il ricollocamento del prezzo LME in area minimo relativo di metà agosto, che rappresenterebbe un risparmio di circa mille dollari per tonnellata rispetto al valore medio registrato in Borsa la scorsa settimana.

UNO SGUARDO ALLA REALTA’ PRODUTTIVA

Alluminio: il mercato è depresso ma crescerà. Parola degli Arabi…

La transizione energetica globale aumenterà la domanda di alluminio a lungo termine e gli arabi della EGA (Emirates Global Aluminium) sono pronti a sfruttare questa enorme opportunità.

La domanda di alluminio, utilizzato tra l’altro per realizzare pannelli solari e turbine eoliche, crescerà di 46 milioni di tonnellate a livello globale entro il 2040. Anche se in questo momento i mercati sono deboli e i prezzi in caduta, la domanda di metallo aumenterà e, in particolare, crescerà il ruolo dell’alluminio riciclato.

A disegnare questo quadro di mercato è la Emirates Global Aluminium (EGA), la più grande azienda industriale (settore petrolio e gas escluso) degli Emirati Arabi Uniti (UAE).

Grandi opportunità per gli arabi

I prezzi delle materie prime, compresi quelli dell’alluminio, sono aumentati in modo significativo nel 2021. Lo slancio è proseguito anche nel 2022, soprattutto a causa della guerra tra Russia e Ucraina. In tali frangenti il metallo ha raggiunto il massimo decennale. Tuttavia, negli ultimi mesi, i prezzi si sono indeboliti. Dal livello raggiunto a inizio di quest’anno di 2.650 dollari per tonnellata, i prezzi sono scesi di circa il 16%. Ad oggi (1 settembre) l’alluminio a 3 mesi quotato sul London Metal Exchange (LME) vale 2.234 dollari per tonnellata.

Le cause del brutto momento per il mercato dell’alluminio sono la debolezza economica in Europa e negli Stati Uniti, nonché il crollo del settore immobiliare in Cina.

In mezzo a questi grandi cambiamenti e sussulti di mercato, gli arabi della EGA vedono grandi opportunità da sfruttare. D’altronde, EGA è uno dei maggiori produttori di alluminio al mondo, con fonderie ad Abu Dhabi e Dubai, una raffineria di allumina ad Abu Dhabi e una miniera di bauxite in Guinea. Inoltre, è di proprietà congiunta del ricchissimo fondo sovrano di Abu Dhabi (Mubadala Investment Company) e della Investment Corporation di Dubai.

Gli Emirati Arabi Uniti sono la quinta nazione produttrice di alluminio al mondo e nel paese questo settore rappresenta circa l’1,4% della sua economia.

Il triste declino dell’industria europea dell’alluminio

Il panorama globale dell’alluminio sta attraversando un periodo di cambiamenti radicali, che porteranno a nuovi equilibri, con vincitori e vinti. Mentre l’Europa sta perdendo pezzi significativi della sua industria dell’alluminio a causa di politiche che portano alla distruzione del suo tessuto industriale, i paesi arabi sono pronti ad emergere come attori protagonisti in un mercato che per qualcuno sarà ricco di profittevoli sviluppi.

I consumatori europei non possono far altro che prepararsi a pagare fatture di acquisto di alluminio che parleranno sempre più arabo.

APPROFONDIMENTO

Guadagni in vista per i rottami grazie ai premi sui metalli “verdi”

Se davvero i consumatori saranno disposti, come sembra, a pagare un premio per i metalli “verdi”, anche i rottami ci guadagneranno.

Il verde va di moda sul mercato dei metalli. Turbine eoliche e auto elettriche sono il motore di una tendenza crescente che coinvolge un po’ tutte le materie prime “verdi” e che stimola la domanda di rottami metallici, soprattutto rame.

Poiché i consumatori sembrano disposti a pagare un premio per il metallo “verde“, i rottami dovrebbero essere i primi a beneficiarne.

Agli acquirenti piace il rame “green”

Questa nuova tendenza è stata fotografata da un approfondito report di FastMarkets che, tra le altre cose, evidenzia come gli acquirenti di tecnologie verdi preferiscono il rame “green“. Soprattutto il mercato dei veicoli elettrici sembra molto attento a questo aspetto.

Soprattutto in Europa, dove esistono forti pressioni sulle aziende affinché siano più sostenibili, il fenomeno sta avanzando. I produttori cercano di utilizzare materiali a basso contenuto di CO2 oppure ad alto contenuto riciclato.

Secondo FastMarkets, non esiste ancora la certezza che gli utenti finali pagheranno un premio per i metalli “verdi” tuttavia, durante il Congresso Internazionale sul Riciclaggio delle Automobili (IARC) tenutosi a Ginevra in giugno, è stato detto che tali premi vengono pagati.

Quanto vale il rottame “verde”?

Naturalmente, per chi compra o vende metalli e rottami, sorge immediata la curiosità di quanto possano essere disposti a pagare i consumatori. La risposta arriva dal Boston Consulting Group (BCG) che ha stimato che i clienti finali sarebbero disposti a pagare un premio per il basso tenore di CO2 pari all’1-5% per il rame, al 3-5% per l’alluminio e al 4-8% per il nichel di classe 1.

Non poteva esserci notizia migliore per chi vende rottami. I rottami nascono “verdi” e poterli vendere con un sovrapprezzo “green” potrebbe sembrare una benedizione che arriva dal cielo. Tuttavia, non va mai dimenticato che, almeno fino ad oggi, il mercato dell’auto elettrica è drogato dagli aiuti di stato che non potranno durare in eterno. Solo quando la droga finirà capiremo davvero quali sono i prezzi che il consumatore è disposto a pagare.

Alla fine del secolo scorso, Gianni Agnelli diceva: “Mi sono simpatici gli ecologisti. Ma hanno programmi costosi. Non si può essere più verdi delle proprie tasche”. Non avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe stato smentito dai fatti: i consumatori di oggi sono infatti più “verdi” delle proprie tasche (almeno fino a quando gli aiuti di stato dureranno).

LINK UTILI

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METALWEEK : https://www.metalweek.it//filemanager/mw/MWBASE230904.html

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METALLI RARI : https://www.metallirari.com/guadagni-vista-rottami-grazie-premi-metalli-verdi/

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